Stai investendo in una strategia di visibilità online e stai cercando la bussola: sei nel post giusto. Ti spiegheremo come orientarti nel percorso per aumentare i contatti dal web.
Partiamo dall’inizio: hai individuato le esigenze alle quali il tuo prodotto o servizio risponde e hai studiato il tuo target, è ora di intercettarlo con il messaggio giusto. Naturalmente, al momento giusto. Forse ti sei imbattuto in un termine che spesso usano i professionisti: micro-momenti. Vediamo si cosa si tratta.
I Micro-Momenti
Gli utenti interrogano i motori di ricerca per rispondere a diverse esigenze: reperire informazioni su un prodotto, cercare un ristorante, acquistare da un e-commerce, eccetera. E lo fanno estraendo dalla tasca quel potentissimo strumento che è lo smartphone.
Il device ha apportato un enorme cambiamento in termini di abitudini di navigazione, ricerca e acquisto, si sa.
In particolare:
- Ogni occasione è buona per interrogare la rete: quindi se il tuo brand è live ed è visibile, le tue possibilità di aumentare i tuoi contatti sono cresciute.
- Sono aumentate le esigenze di rispondere a determinate ricerche in tempo reale, come conoscere orari di apertura di un negozio, la relativa posizione sulla mappa, il numero di telefono, eccetera.
Facciamo quindi riferimento al motore di ricerca (google) per avere risposte agli intenti più disparati, per questo è divenuto via via sempre più importante per la tua attività capire cosa cercano le persone e, soprattutto, a che punto del customer journey si trovano nel momento in cui lo fanno.
Così sono stati individuati quattro micro-momenti:
- I-want-to-know: è l’istante in cui l’utente compie ricerche per informarsi su un determinato prodotto o argomento. Spesso questa azione coincide con il momento in cui esso entra in contatto per la prima volta con un brand. Le query in questo caso potrebbero essere simili a “migliori negozi di abbigliamento a Roma” per esempio.
- I-want-to-go: in questo momento l’utente compie ricerche al fine di risolvere un’esigenza che connota una certa urgenza. È ciò che capita per esempio quando cerchi un ristorante di pesce, di carne o vegano, in cui cenare la sera stessa.
- I-want-to do: si tratta di ricerche che esprimono la necessità, da parte dell’utente, di compiere un’azione. Potrebbe essere per esempio la risoluzione di un problema. Una query di questo tipo potrebbe per esempio essere “come fare punture al cane”.
- I-want-to-buy: si compiono le ricerche che prefigurano l’intenzione di acquistare. Le query potrebbero essere simili a “prezzi scarpe da corsa online”.
A cosa servono i micro-momenti
Il concetto dei micro-momenti è fondamentale per comprendere:
- Come rispondere alle esigenze espresse dagli utenti che interrogano i motori di ricerca.
- Quali sono i loro intenti, al fine di proporre contenuti pertinenti.
La tua strategia dovrà quindi prevedere uno studio dei bisogni degli utenti espressi in ognuno di questi micro-momenti e, in particolare, della persona stessa in un contesto più ampio: qual è il linguaggio o il tone of voice che comprende meglio, quali sono le sue abitudini in rete e quali dispositivi predilige.
Sono tutte informazioni utili a capire il tuo potenziale acquirente che influiscono sulla capacità di aumentare la brand awareness della tua azienda.
Appare chiaro quindi che analizzare e ottimizzare i micro-momenti sia di vitale importanza per creare contenuti che aumentino i contatti.
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